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Rossano, 15 Settembre
C’ero anch’io!
Appello ai cittadini, alle associazioni, alle istituzioni.
Lo stato drammatico delle ferrovie sulla fascia ionica affonda le sue radici nella storia del meridione ed è figlio di errori ed ingiustizie nei confronti del nostro territorio. A tutto questo troppo spesso ha contribuito anche l’insensibilità della società civile.
Oggi il nostro territorio è tagliato fuori dal resto del mondo ed ogni investimento nelle tante risorse di cui dispone è destinato a fallire: agricoltura, storia, cultura, natura, paesaggio, clima, nessuno di questi valori può essere apprezzato e può diventare lavoro, economia e benessere per le nostre comunità per il semplice fatto che nessuno può raggiungerci.
Nell’ultimo anno sono state chiuse le ultime stazioni, tagliati gran parte dei treni regionali, abolite tutte le tratte a lunga percorrenza su una linea ferroviaria unica, non elettrificata, assolutamente obsoleta. Sul nostro territorio è negato un diritto universale garantito dalla carta dei diritti dell’uomo e dai presupposti della Comunità Europea, in generale è negato un diritto senza il quale una società può dirsi civile, il diritto alla mobilità.
Per questo una serie di associazioni lungo tutto la Calabria ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione per far sentire la voce della nostra gente, per interrompere questo stato di violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, una campagna iniziata il 15 Settembre 2012 alle stazioni di Sibari e di Rossano, con la partecipazione di centinaia di persone.
Un presidio di legalità vera, di condivisione e di confronto fra persone, associazioni, città e colori diversi, un presidio dove le tante emergenze del territorio si sono intrecciate, dai treni alla sanità, passando per il tribunale ed il lavoro, un presidio vissuto con estremo pacifismo e collaborazione con tutti i soggetti intervenuti: le ferrovie, le forze dell’ordine, i passeggeri, i commercianti. Il treno, una littorina del dopo guerra da 50 posti, l’unico previsto nell’orario, fece poco più di un’ora di ritardo. Durante quest’ora uno dei passeggeri, una signora anziana, espresse l’esigenza di dover arrivare a Crotone con rapidità, così fu accompagnata con l’auto, arrivando probabilmente prima dell’orario previsto col treno. Quando il presidio si sciolse, cittadini e cittadine appurarono che binari e stazione fossero più puliti di come li avevano trovati.
Per tutto questo gli organi preposti hanno deciso di denunciare 14 persone per “interruzione di pubblico servizio”, partendo evidentemente da un presupposto discutibile: che quello offerto ai cittadini della fascia ionica della Calabria, oggi, si possa definire “servizio”.
La verità è che questo territorio deve restare in silenzio ed immobile mentre viene depredato, smantellato, devastato. La verità è che una delle caratteristiche più apprezzate da parte di alcune istituzioni, lontane dai nostri bisogni, è la poca reattività del nostro territorio, e quando questa viene smentita, seppur pacificamente e civilmente, deve essere stroncata.
Per questo ci appelliamo a tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni, affinché sostengano e si uniscano a questa lotta di civiltà, per smentire l’idea, sottintesa in questa vicenda, per cui chi lotta per i bisogni ed i diritti della nostra gente è losco, illecito, abusivo. Chi lotta, al contrario, ama. Chi ama questo territorio, chi non va via e resta, lotta per difenderlo.
Uniamoci in un unica grande voce che scandisce, a testa alta: il 15 settembre c’ero anch’io. Sosteniamo i cittadini che si impegnano senza tornaconto personale per difendere i diritti di tutti e che oggi si trovano coinvolti in questa ingiusta vicenda. Sosteniamo chi ama il territorio, quindi chi lotta per difenderlo. Sosteniamo quindi noi stessi, il nostro presente, il nostro futuro.
FIRMATARI [In continuo aggiornamento]:
CIUFER, Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali
Associazione Ferrovie in Calabria
Onorevole Franco Laratta
Amministrazione Provinciale di Cosenza
Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano.
Filippo Sero, Sindaco di Cariati.
Francesco Mundo, Sindaco di Trebisacce
Angelo Donnici, Sindaco di Mandatoriccio
Pasquale Manfredi, Sindaco di Campana
Roberto Rizzuto, Sindaco di Villapiana
Leonardo Trento, Assessore all’urbanistica ed al Governo del Territorio,
Provincia di Cosenza
Il Parto delle Nuvole Pesanti, Artista
Francesco Kalafi Posca, Artista
Coordinamento calabrese per l’acqua pubblica “B. Arcuri”
Amerigo Minnicelli, Presidente CODISSS
Rete difesa del territorio “F. Nisticò”
c.s.o.a. Angelina Cartella
c.s.c. Nuvola Rossa
Collettivo Unirc – AteneinRivolta
Gli Anarchici Calabresi
Tortora nel Cuore
Domenico Gattuso, referente ALBA Calabria
Rivoluzione Civile, Corigliano Calabro
Sinistra Euromediterranea
Movimento 5 Stelle, Castellammare di Stabia
Vincenzo Miliucci, Confederazione COBAS
USB Calabria
Rappresentanti del liceo classico “G. Colosimo” e del liceo scientifico “F. Bruno”, Corigliano Calabro
Comitato in difesa di Bucita e del Territorio
Comitato NO CARBONE – Rossano
Ernesto Parisi, M5S
Associazione DEMOGRASSIC (il giardino della democrazia), Castellammare di Stabia
Pietro Altavilla, sindacalista militante Unione Sindacale di Base – CS
Circolo SEL “Gabriele Meligeni”, Corigliano Calabro
PD, Rossano
Antonio Ferraro, Ass. Culturale “RADICI” – Cirò Marina
Antonio Gorgoglione (PRC-FDS Corigliano)
Angelo Broccolo, SEL
Giovani Comunisti/e Bologna
Cooperativa sociale “Le nove torri” a r. l. ONLUS, Cariati
Vittorio Pignataro
Raffaele Papa
Enrico Viciconte
Luigi Bernardi
Pierpaolo Mosaico
Ivana Campolongo
Mirko Macella
Urania Silvagni
Aloise Carmela
Ruffolo Renato
Erika Bonetti
Maria Cecilia Gerace
Salvatore De Paola
Emanuele Ritacco
Gianfranco Longo
Cesare Romagnino
Giuseppe Biondino
Sergio Ammirante
Teresa Talarico
Giuseppe Bartiromo
Tommaso Gerecitano
Patrizia Magnolo
Rossella Gentile
Bianca Gerace
Francesco Cirillo
Giovanni Ciccopiedi
Euristeo Ceraolo
Dario Stelitano
Tatiana Novello
c’ero anch’io, il 15 settembre , denunciateci tutti…
c’ero anch’io e mi meraviglio che la Digos non mi abbia inserito fra i denuncianti, per cui mi autodenuncio della mia presenza su quei binari.
Francesco Cirillo
…impedire ai cittadini di muoversi liberamente sul proprio territorio è una grave ingiustizia ed un reato, ancora più grave se a commettere tale ingiustizia è lo Stato, che da anni ha iniziato un’azione di smantellamento della tratta ferroviaria che collega la Calabria Jonica al resto d’Italia…pertanto, esprimo la mia piena e convinta solidarietà ai cittadini, uomini e donne, che il 15 settembre u.s., civilmente hanno protestato presso la stazione ferroviaria di Rossano contro l’interruzione di un pubblico dis-servizio…il diritto alla mobilità è un diritto sancito dalla carta universale dei diritti dell’uomo, così come il diritto al lavoro garantito e duraturo, il diritto alla salute, piuttosto che il diritto all’istruzione, non garantire tali diritti significa interrompere un pubblico servizio, quello di vivere dignitosamente…ORA BASTA!!! Il popolo non è più disposto ad accettare passivamente altri soprusi da parte di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti…a Rossano c’ero anchio!!!
Antonio Gorgoglione (Rifondazione Comuista di Corigliano)
Antonio Gorgoglione (PRC-FDS Corigliano)
sono iscritto all’ass. culturale Radici di Cirò Marina che,seppure nata da poco, vuole essere presente in tutte le battaglie che interessano la questione meridionale. Io, da parte mia, dico NO all’isolamento che si stà attuando sulla pelle della popolazione Calabrese, sopratutto quella della fascia Yonica, priva ormai di treni e di strade che tale si vogliano chiamare. E’ questa una questione di vitale importanza , per cui dichiaro anch’io di esserci stato e di esserci ogni qual volta ce ne fosse bisogno.
Aderisco all’appello di TERRA E POPOLO e dichiaro di autodenunciarmi per essere
stato, fisicamente e convintamente, presente alla manifestazione del 15
settembre alla stazione ferroviaria di Rossano. Dichiaro, inoltre, di essere
disponibile a ripetere l’atto di protesta contro le ferrovie e lo Stato per la
soppressione dei doverosi servizi essenziali che i Governi hanno determinato
negli ultimi anni nel territorio della Sibaritide e di tutta la fascia Jonica
del cosentino.
Pietro Altavilla
sindacalista militante Unione Sindacale di Base – Cosenza
solidarietà ai 14 denunciati che protestavano per un diritto mancato.
Salve a tutti ,
io avevo pensato di mettere su una petizione online e di diffondere la cosa su ogni social network ed ovunque, prima o poi ci ascolterà qualcuno.
Sono stati denunciati per aver interrotto il servizio pubblico i cittadini che protestavano per l’interruzione -eliminazione totale del servizio…………….
piena solidarieta’ per i 14 denunciati…non erano i soli a protestare per un sacrosanto diritto!
Si c’ero anch’io IL 15 SETTEMBRE ALLA MANIFESTAZIONE PACIFICA DI ROSSANO SOLIDARIETA’ AI 14 DENUNCIATI INGIUSTAMENTE ERAVAMO IN TANTISSIMI.
Raffaele Papa
Segnalo l’adesione di ALBA Calabria, di cui sono referente regionale
Nessuno può considerarsi tanto in alto da impedire ad altre persone di opporsi ad un sistema che non condividono. Pertanto non posso esimermi dall’offrire il mio sostegno a quanti hanno fattivamente espresso il proprio dissenso e, in particolar modo, ai 14 di loro che per questo sono stati denunciati.
c’ero anch’io