Continuiamo a rimanere stupefatti di fronte agli atteggiamenti del Sindaco, del PDL, dell’UDC e del PD locale nei confronti del Governo Monti.
Le parole del sindaco qualche settimana fa, in un improvvisato comizio elettorale di fronte al tribunale, ci avevano già turbato non poco: che non fosse a conoscenza del fatto che il suo partito è numericamente il più grande bacino di voti parlamentari del governo tecnico?
Nel frattempo PDL, PD e UDC locale e regionale continuano nell’ipocrita critica nei confronti di Monti, anche in occasione del Consiglio Regionale straordinario, in una mistificazione della realtà a tratti patetica.
Si tratta di un goffo tentativo, da parte delle classi dirigenti, di deresponsabilizzazione nei confronti del disastro sociale di questi anni, disastro di cui sono i principali responsabili.
Gli onorevoli, i consiglieri, i presidenti ed i sindaci avrebbero dovuto “staccare la spina” quando i loro governi penalizzavano costantemente il sud con misure scellerate che hanno aggravato il disagio sociale e favorito speculazione e criminalità. Avrebbero dovuto staccare la spina a questo governo regionale quando chiudeva gli ospedali di Cariati e Trebisacce, trasformando i nosocomi di Rossano e Corigliano in delle giungle e facendo morire i cittadini nelle autoambulanze. Avrebbero dovuto staccare la spina quando gli AD di Trenitalia smantellavano la nostra ferrovia col beneplacito delle proprie direzioni nazionali. Avrebbero dovuto in tante altre occasioni, e non lo hanno fatto, anzi, sono ancora lì a rispondere “si signore!” per ogni iniziativa che penalizza il sud ed il nostro territorio, percependo grazie ai nostri voti, stipendi da pascià.
Siamo sicuri che risponderanno “si signore!” anche questa volta per i tribunali: del resto è bene ricordare che la legge delega di soppressione dei presidi di giustizia non è stata varata dal Governo Monti, bensì dal Governo Berlusconi, con voto favorevole di tutti i parlamentari regionali della maggioranza.
Almeno evitino, questi signori, inutili teatrini per rabbonire l’elettorato, come quelli a cui abbiamo assistito di fronte al tribunale oppure in occasione del consiglio comunale straordinario, quando i fantomatici “briganti del centrodestra” locale minacciavano dimissioni e sit-in sotto casa dei propri parlamentari. Probabilmente, come recita un manifesto in questi giorni, dalle nostre parti “è in scena uno spettacolo”, peccato che per i rossanesi, ed i calabresi in generale, sia stomachevole. Stiamo lavorando e lavoreremo per chiudere il sipario ed aprire una nuova stagione per il nostro territorio, una stagione che non prevede alcun ruolo per le controfigure che compongono l’attuale classe dirigente.
Movimento TERRA e POPOLO
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