Mentre i loro partiti continuano a votare sacrifici epocali per gli italiani, gli amministratori di casa nostra, piuttosto che pensare ai tanti bisogni dei cittadini, si occupano del gossip e si alterano a mezzo stampa tirandosi i capelli con l’opposizione. Uno spettacolo degno di damerini da parrucchiere, non certo delle istituzioni pubbliche del nostro paese.
Di che cosa dovremmo stupirci? Il problema di questa amministrazione, come di quella precedente, non riguarda un singolo individuo o un singolo parente: questi episodi sono solo la punta dell’iceberg e rischieremmo di sminuire l’entità dei gravi atti che da decenni si perpetrano nella nostra città.
Il problema è la pratica clientelare con cui una classe dirigente palesemente incapace conserva il potere.
Lo fa attraverso la “messa a posto” di amici o parenti, o anche di conoscenti a cui poi si chiede conto in periodo elettorale, e stiamo parlando di centinaia di voti. Lo si fa concedendo appalti o realizzando opere nei terreni dei nostri sodali, pagando coi soldi dei cittadini centinaia di migliaia di euro. Questa è la storia delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli ultimi vent’anni, ed è inconfutabile.
Non abbiamo bisogno di fare nomi e cognomi per averne certezza, e non abbiamo nessuna intenzione di dare la possibilità all’amministratore di turno di scrivere altre amenità su tizio o caio, tentando di distrarre la popolazione mentre si continua a fare i propri interessi.
Per spezzare questo ciclo disastroso c’è bisogno di una classe politica nuova che basi il proprio consenso sulle idee e sulla partecipazione della gente. L’attuale classe politica, che basa il proprio potere sull’indifferenza e sul favoritismo, va completamente spazzata via: è per questo che è nato il movimento Terra E Popolo.
Nel frattempo i nostri amministratori, piuttosto che difendere pateticamente degli individui, pensino a gestire il bene comune ed il patrimonio pubblico ed a difendere la città dalle tante devastanti speculazioni in atto, a partire dall’Enel ai rifiuti.
Movimento TERRA e POPOLO