Rifiuti: La crociata solitaria di Antoniotti a favore della speculazione privata.

Che questa emergenza rifiuti sia creata ad arte per favorire degli interessi privati lungo tutto il territorio regionale lo ha capito ormai anche un bambino: crediti diventati stringenti all’improvviso; aziende sull’orlo della bancarotta pronte nello stesso tempo a gestire nuovi impianti; il commissario all’emergenza ambientale che si sveglia il 6 novembre e si accorge solo in quel momento che Veolia lascia la Calabria, nonostante la multinazionale francese lo avesse annunciato con un anno di anticipo e con ripetuti annunci.

Se ne sono accorti tutti, tranne il Sindaco Antoniotti che, insieme ai suoi collaboratori, continua a sponsorizzare ufficialmente l’apertura di nuove discariche contro gli interessi delle comunità del nostro territorio, addirittura in pieno isolamento rispetto agli altri sindaci del comprensorio. Continua a leggere

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Rifiuti: la responsabilità è di chi avalla questo modello.

Il sindaco dica da che parte sta.

Dal dibattito di questi giorni una cosa non è chiara: il Sindaco come intende affrontare l’emergenza? Mentre afferma che il commissariamento è fallito (deve averlo scoperto ultimamente, visto che milita in un partito che ne ha implorato la proroga) si appella al commissario per risolvere la situazione attuale, senza prospettare e prendersi la responsabilità neanche di fare una proposta.

Come sempre si utilizza l’ufficio del Commissario per scaricare le proprie responsabilità, facendo pressione affinché questo disastroso ente compia nuovi scempi sul nostro territorio, per poi essere pronti a lavarsene le mani. Continua a leggere

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Aderiamo al sit-in di oggi per la revoca del Piano di Rientro Sanitario.

Contro ogni campanilismo, per il diritto alla salute.

Già mesi fa scrivevamo uno slogan che purtroppo è ancora attualissimo: il buco della sanità e del nostro territorio è questa classe politica.

Con questo spirito aderiamo al sit-in promosso dal Comitato Riforma Atto Aziendale dell’ospedale di Rossano, con delle parole d’ordine precise.

Non abbiamo nessuna intenzione di difendere interessi di campanile: con questa logica una manica di burocrati di partito, dal centrodestra al centrosinistra, negli ultimi vent’anni ha letteralmente smantellato tutte le strutture sanitarie del territorio, smantellando conseguentemente il diritto alla salute dei cittadini.

Le conseguenze sono drammatiche e di diretta responsabilità di questa classe politica, a partire dai morti in lista d’attesa, in autoambulanza o in reparti spogli e senza personale.

Non ci riferiamo solo agli attuali “movimenti” scellerati tra l’ospedale di Corigliano e Rossano, ma ci riferiamo anche all’indecente smantellamento degli ospedali di Cariati e Trebisacce, seguendo un criterio di centralizzazione selvaggia abbellita dalle solite promesse fantasmagoriche.

Per questa battaglia, come lo stiamo facendo anche per i rifiuti e per le infrastrutture, ci batteremo per l’unità del territorio ma non sotto le bandiere degli speculatori politici, di centrodestra e centrosinistra, che tanti danni hanno già fatto a questo territorio.

La revoca del Piano di Rientro e le dimissioni del commissario ad acta Scopelliti e di tutti coloro che, fino ad ora, tanto a livello locale quanto a livello regionale, ne hanno avallato la politica è una priorità assoluta del nostro territorio.

Fermare questo processo scellerato è il primo passo per iniziare a costruire un piano sanitario che sia basato sui bisogni delle comunità tutte e non sui giochetti clientelari di qualche burocrate.

Movimento TERRA e POPOLO

info: terraepopolo@autistici.org

 

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Report Manifestazione La presa del treno perduto – Questa è l’unica “prima pietra”

Alle 13: 30 i cittadini liberano i binari per lasciare passare il treno per Catanzaro, anche per non arrecare troppi danni ai passeggeri che fin dal primo momento hanno partecipato e manifestato consenso per la manifestazione di Terra e Popolo.

I cittadini che si sono radunati alla stazione di Rossano dalle 11:00 hanno atteso l’arrivo del treno da Sibari, dove sono saliti gli studenti del Collettivo P2 Occupata dell’Unical e dell’Unione degli Studenti di Corigliano, i cittadini della Associazione Skatakatascia di Francavilla ed altri cittadini dell’alto ionio e di Castrovillari.

A Rossano molti i cittadini hanno risposto all’appello di Terra e Popolo, molti anche i cittadini venuti da Cariati insieme all’Associazione Le Lampare, e presenti anche l’Arci di Crotone, il movimento Adesso Basta, l’Associazione Italia Prima.

Più di un’ora sui binari per sancire una svolta, un cambio di direzione storico per il nostro territorio, da decenni martoriato nel silenzio delle nostre comunità.

Quella di stamattina è l’unica “prima pietra” reale posta sul nostro territorio, dopo tutte le prime pietre fantasma poste da una classe dirigente distante anni luce dai bisogni della comunità: dagli ospedali alle ferrovie, ai tribunali, alle strade eccetera eccetera eccetera.

Una prima pietra posta dalla popolazione, una prima pietra che significa l’inizio di una lunga mobilitazione per i nostri diritti, l’inizio di una presa di coscienza delle nostre comunità.

Questo è solo l’inizio. Non ci fermeremo fino a quando gli ultrapagati dirigenti delle ferrovie e dirigenti politici, responsabili di questo sfacelo, non saranno costretti ad esaudire le nostre richieste:

1. La restaurazione delle tratte a lunga percorrenza

2. La riapertura delle stazioni e dei servizi annesi

3. Il riequilibrio del sistema ferroviario nazionale con un piano di investimento sulle ferrovie del sud ed in particolare della fascia ionica.

Questo significa anche nuovi posti di lavoro, non per supportare torri di babele industriali, ma per offrire servizi al territorio. Questo signifia avere i servizi che la nostra terra merita. Questo significa sviluppo reale del nostro territorio e valorizzazione delle nostre risorse.

Questo è solo l’inizio.

Terra e Popolo

. . . in aggiornamento . . .

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La presa del treno perduto – Atto I . Ultime indicazioni e concentramenti.

Mancano poche ore al primo atto della Mobilitazione per la mobilità pubblica sullo Ionio. Per i nottambuli e pegli internauti mattutini, le ultime indicazioni.

I concentramenti principali sono ALLA STAZIONE DI SIBARI alle ore 11:00 ed alla STAZIONE DI ROSSANO alla stessa ora.

I cittadini che provengono dall’Università, da Cosenza e dall’alto ionio, a partire da Corigliano Calabro, sono invitati ad aderire al concentramento di Sibari.

I cittadini che provengono dal basso ionio e, ovviamente, da Crotone, sono invitati ad aderire al concentramento di Rossano.

LA MANIFESTAZIONE PREVEDE CHE I DUE CONCENTRAMENTI PRINCIPALI SI UNIRANNO A ROSSANO SUL TRENO PROVENIENTE DA SIBARI INTORNO ALLE ORE 12:00.

Sappiamo che cittadini provenienti da Cariati e da Rende/Università hanno organizzato dei loro concentramneti per unirsi in gruppo alla manifestazione. I concentramenti sono i seguenti:

STAZIONE DI CARIATI, ORE 9:00

STAZIONE DI CASTIGLIONE COSENTINO, ORE 10:00

Infine una considerazione sul tempo atmosferico. Un tempo si diceva: “piove, governo ladro”. Giacchè il governo ladro è rimasto, la pioggia non ci coglierà di sorpresa, e di certo non ci fermerà: ombrelli, giacche e via, alla presa del treno perduto, per ricominciare a costruire il presente del nostro territorio.

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15 Settembre. La presa del treno perduto. Mobilitazione per la mobilità pubblica sullo Ionio.

Adesso basta. La sanità, i trasporti, i treni, l’aria, l’acqua, il futuro.

Una classe dirigente irresponsabile, dai politici locali ai governi di centrodestra e centrosinistra, fino ai vertici delle aziende regionali e nazionali, ha reso il nostro territorio una periferia tra le periferie.

Il momento di mobilitarsi è giunto da tempo e la strada da percorrere per valorizzare il nostro territorio e migliorare le condizioni di vita delle nostre popolazioni è lunga. È il momento di iniziare a percorrerla.

Il movimento Terra e Popolo promuove una prima giornata di mobilitazione popolare sul tema dei trasporti e della mobilità pubblica: le nostre ferrovie sono ormai un rottame inutile e spostarsi dalla costa ionica è un’impresa ardua e costosa.

Una giornata con cui avvieremo un percorso unitario fra tutti i territori interessati, e che quindi sarà il primo atto di una mobilitazione costante e permanente.

Una giornata di lotta senza compromessi, perché lo stato disastroso delle cose ci dimostra che le nostre comunità non hanno interlocutori ma solo controparti, a cui è giunto il momento di imporre la volontà popolare.

Anti-politica? Niente affatto: metteremo in pratica un ritorno alla politica, attraverso le idee e la partecipazione della nostra gente. Anti-politica, semmai, è quella di questa classe dirigente distante anni luce dai bisogni delle comunità.

 Gli obiettivi della mobilitazione sono chiari ed irrevocabili:

1. La restaurazione delle tratte a lunga percorrenza

2. La riapertura e messa in funzione delle stazioni, con servizi annessi.

3. Un piano di investimenti sulle ferrovie del meridione ed in particolare della fascia ionica che riequilibri l’assetto ferroviario nazionale, con raddoppio, messa in sicurezza ed elettrificazione della rete ionica.

L’appuntamento è per SABATO 15 SETTEMBRE, alle ore 11:00 presso le STAZIONI FERROVIARIE di SIBARI e di ROSSANO.

I due concentramenti si congiungeranno..sul treno!

Ci appelliamo a tutti i cittadini, le associazioni, i comitati ed i movimenti di tutta la fascia ionica affinché aderiscano e partecipino alla mobilitazione e con cui intendiamo avviare un percorso unitario di discussione e di lotta che non si fermerà se non al raggiungimento degli obiettivi comuni.

 Adesioni: terraepopolo@autistici.org

Movimento TERRA e POPOLO

info: terraepopolo@autistici.org

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Questa classe dirigente rende ridicola l’intera città. I cittadini attendono le dimissioni di Antoniotti e Dima.

Rossano, 28 Agosto 2012

Gli episodi delle ultime settimane rappresentano una vera e propria umiliazione per la nostra città, non solo per la gravità di quello che sta succedendo, dalla chiusura del tribunale allo stato disumano del pronto soccorso e del nosocomio, ma anche per l’atteggiamento irresponsabile ed arrogante della classe dirigente, con particolare riferimento all’esecutivo comunale ed ai presunti rappresentanti del nostro territorio nelle istituzioni extra locali.

Ciò che lascia sbigottiti è che, mentre i cittadini periscono o si aggravano a causa degli ospedali chiusi o ridimensionati da Scopelliti, i sostenitori del Governatore si abbandonano a beffarde tesi difensive, tirando in ballo moschettieri, inquisitori, dame e principesse. Una ironia profondamente fuori luogo, sopratutto perché usata nel goffo tentativo di scaricare le proprie responsabilità ad altri. Continua a leggere

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Il centro destra è ormai in stato confusionale. Dima e Antoniotti si dimettano prima di altri disastri.

Rossano, 12 Agosto 2012

Ci vuol coraggio per presentarsi di fronte ai propri cittadini, dopo il disastro del tribunale, senza il proprio mandato istituzionale in mano da consegnare ad una città colpita violentemente dalla propria incapacità. Ci vuol coraggio, ed infatti l’intera gerarchia del centro-destra locale, dal sindaco ai consiglieri regionali e comunali fino ai parlamentari, non lo hanno avuto, trasformando un incontro aperto al pubblico (vedi comunicato del sindaco) in una conferenza stampa chiusa ai soli giornalisti.

La sostanza resta la stessa, ma si tratta dell’ennesima riprova di un centro-destra in pieno stato confusionale, che non sa più come coniugare il proprio attaccamento alla poltrona con gli evidenti disastri di cui è responsabile.

Non si comprende davvero di quali fantomatiche nuove iniziative si dovrebbero far carico gli esponenti di questa classe dirigente, i quali pur di non assumere le proprie responsabilità, si stanno rendendo protagonisti di una vera e propria messa in scena, vomitando critiche sui partiti e sui sistemi di potere che hanno sostenuto (e continueranno a sostenere) nei momenti più scandalosi e sui provvedimenti più scellerati contro il sud. Continua a leggere

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Sul tribunale tutto il fallimento della classe dirigente. Antoniotti e Dima si dimettano.

Rossano, 10 Agosto 2012

Gli onorevoli si erano già affrettati a rivendicare goffamente dei fantomatici meriti nel presunto salvataggio del tribunale di Rossano, meriti inesistenti in quanto tutto l’impianto di smantellamento del sistema e del servizio pubblico, soprattutto al meridione, è tutto demerito di questa classe dirigente.

Nei giorni scorsi abbiamo già avuto modo di definire l’intera “faccenda tribunale” una comica, dai comizi elettorali a scoppio ritardato del Sindaco di fronte al tribunale, ai comunicati di Dima sul salvataggio eroico.

Ora che la comica è finita in dramma, visto che l’unico tribunale tagliato della Calabria è proprio il nostro, risulta palese la totale inadeguatezza di questa classe dirigente, con particolare riferimento a quegli esponenti del centrodestra locale che si sono lanciati in strumentali cavalcate della mobilitazione popolare in difesa del tribunale per poi cadere da cavallo, traditi non dalla mobilitazione ma dalla propria incapacità e insussistenza. Continua a leggere

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Bilancio? Sotto l’ombrellone il fallimento della giunta Antoniotti

Rossano, 8 Agosto 2012

Ormai giunti nel pieno della stagione estiva, non si può non trarre un bilancio della disastrosa amministrazione di centrodestra che sta vessando la città ormai da più di un anno. L’elenco delle scelleratezze è lunghissimo, ci limiteremo a quelle più evidenti senza per nulla voler sminuire la gravità delle altre.

In primis la stagione estiva: un assessorato al turismo, presieduto da un figlio d’arte, che scimmiottando il modello craxiano-berlusconiano della “Milano da bere”, spende e spande per organizzare party alla moda che con il turismo non c’entrano nulla. Tutto questo mentre le casse comunali fanno fatica ad elargire lo stipendio per centinaia di lavoratori. Niente valorizzazione delle risorse, nessuna cura per il patrimonio storico e culturale, nessun intervento per le risorse naturali mentre il nostro mare è spesso attraversato da correnti melmose e dal depuratore si solleva un tanfo che rende il passaggio un tormento, per cittadini e turisti. Sul centro storico, all’abbandono ed al degrado, mentre intere contrade sono persino senza acqua corrente come nel medioevo, si aggiunge la beffa della grottesca illuminazione simil-natalizia, che ci da la misura di quanto questa amministrazione sia distante dai bisogni della gente del centro storico. Continua a leggere

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